Italian energy and infrastructure newsletter

Le ultime novità legislative, regolamentari e giurisprudenziali nel settore energy & infrastructure con focus specifico su appalti pubblici, urbanistica ed edilizia, ambiente, e provvedimenti del GSE.

Normativa, regolamenti e prassi

• Inquinamento acustico – D.lgs. 17 febbraio 2017, n. 42, in vigore dal 19 aprile 2017: il nuovo decreto modifica ed integra il D.lgs. n. 194/2005 relativo alla gestione del rumore ambientale, e la legge quadro sull’inquinamento acustico (Legge n. 447/1995) nell’intento di armonizzare la normativa nazionale con quella europea, disciplina la figura professionale di tecnico competente in acustica e introduce l’obbligo di mappature acustiche a carico dei Comuni. Alla definizione di “sorgenti sonore fisse” vengono aggiunti gli impianti eolici.
• Certificati Bianchi – DM Sviluppo economico 11 gennaio 2017, in vigore dal 4 aprile 2017: oltre a definire i nuovi obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico per il periodo 2017-2020 (fino a 11,19 milioni di Tep di energia primaria), il nuovo decreto individua i soggetti ammessi al meccanismo, i progetti ammissibili e i metodi di valutazione e certificazione dei risparmi conseguiti, nonché aggiorna le disposizioni in materia di verifica dell’esecuzione dei progetti ammessi al meccanismo ed il relativo regime sanzionatorio.
• Manuale utente per la richiesta di trasferimento titolarità: pubblicata sul sito del GSE la nuova versione del manuale, datata maggio 2017, che rappresenta la procedura per il trasferimento di titolarità delle convenzioni Conto Energia, Scambio sul Posto, RID, GRIN, FER-E, Certificati GO e Certificati Bianchi.

Giurisprudenza

• Corte di Cassazione 20 aprile 2017, n. 9967 – False dichiarazioni rilevanti per l’accesso agli incentivi. Respinto il ricorso promosso dal GSE contro la sentenza del Consiglio di Stato n. 2006/2016 con cui il GSE denunciava difetto di giurisdizione per violazione dei limiti esterni alla giurisdizione del giudice amministrativo, e per eccesso di potere giurisdizionale. Confermata dunque la sentenza con cui il Consiglio di Stato, valorizzando il concetto di falsità “rilevante” ai fini del riconoscimento degli incentivi, aveva statuito che le certificazioni false relative alla provenienza europea dei pannelli fotovoltaici non possono legittimamente giustificare il provvedimento di decadenza dalla tariffa base, bensì giustificano soltanto il provvedimento di decadenza del premio aggiuntivo “made in UE”.
• T.A.R. Lazio 2 maggio 2017, n. 5077 – Illegittima l’esclusione dagli incentivi per dieci anni. A seguito della sentenza n. 51 del 10 marzo 2017 della Corte Costituzionale che dichiarò l’illegittimità costituzionale degli artt. 23 comma 3 e 43 comma 1 del D.lgs. n. 28/2011 per eccesso di delega, il giudice amministrativo annulla il provvedimento del GSE di esclusione dalla concessione degli incentivi per un periodo di 10 anni.
• Corte costituzionale 12 aprile 2017, n. 75 – Attività di miscelazione di rifiuti: anche se non vietata, deve essere autorizzata. Dichiarata illegittima la norma dell’art. 49 della legge 28 dicembre 2015, n. 221 che, integrando l’articolo 187 del D.lgs. n. 152/2006, sottraeva ad autorizzazione la miscelazione di rifiuti pericolosi aventi le stesse caratteristiche di pericolo e quella tra rifiuti non pericolosi.

Normativa, regolamenti e prassi

Decreto Legislativo 5 maggio 2017, n. 56 recante “Disposizioni integrative e correttive al Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50” (c.d. Correttivo Appalti), in vigore dal 20 maggio 2017.

• Massimo ribasso: sale da uno a due milioni la soglia di utilizzo del criterio di aggiudicazione del prezzo più basso, quando l’affidamento dei lavori avviene con procedure ordinarie, sulla base del progetto esecutivo.
• Subappalto: ammesso nel limite del 30% dell’importo del contratto. Obbligatoria l’indicazione della terna di subappaltatori in sede di offerta per gli appalti di importo pari o superiore alle soglie di rilevanza comunitaria (circa 5,2 milioni di euro per i lavori) o che riguardino le attività maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa.
• Appalto integrato: l’affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione è ammissibile soltanto negli appalti ad alto contenuto tecnologico, per i beni culturali e per i lavori di manutenzione. Alle opere i cui progetti definitivi siano stati approvati entro il 19 aprile 2017 non si applica il divieto di appalto integrato, a patto che i relativi bandi di gara vengano pubblicati entro il 20 maggio 2018.
• SOA: per documentare il possesso dei requisiti al fine del conseguimento delle attestazioni SOA le imprese possono scegliere i migliori anni di attività negli ultimi dieci anni (per gli appalti sopra i 20 milioni di euro, i migliori cinque dei dieci anni antecedenti alla pubblicazione del bando).
• Anticipazione del prezzo: il valore dell’importo da versare a titolo di anticipazione, da corrispondere all’appaltatore entro 15 giorni dall’effettivo inizio dei lavori, sarà calcolato in percentuale sul valore del contratto di appalto aggiudicato, e non più sul valore stimato. L’anticipazione resta subordinata alla costituzione di una garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa di importo pari all’anticipazione maggiorato del tasso di interesse legale applicato al periodo necessario al recupero dell’anticipazione stessa secondo il cronoprogramma dei lavori.
• Certificati di pagamento: nell’intento di intervenire sul tema del saldo degli arretrati della pubblica amministrazione, le stazioni appaltanti vengono obbligate ad emettere i certificati di pagamento entro 45 giorni dall’approvazione del SAL.
• Commissioni di gara: l’albo ANAC dei commissari di gara rimane articolato su base nazionale (e non regionale), garanzia di maggiore indipendenza. L’ANAC potrà selezionare i componenti delle commissioni giudicatrici anche all’interno della stazione appaltante per gli appalti di servizi e forniture ad elevato contenuto tecnologico (incluso il presidente), e per gli appalti di servizi e forniture di importo inferiore alle soglie comunitarie, nonché per i lavori di importo inferiore a un milione di euro (escluso il presidente).
• Rating di impresa: diviene facoltativo e può essere premiato con punteggi aggiuntivi in sede di offerta.
• Trattativa privata: il numero minimo di imprese da invitare nel caso di procedure negoziate è stato aumentato sia per i lavori di importo compreso tra 40.000 e 150.000 euro (10 imprese), sia per quelli di importo compreso tra 150.000 e 1 milione di euro (15 imprese).
• PPP: il tetto massimo per il contributo pubblico nelle opere finanziate con capitali private viene innalzato dal 30% al 49%, in apparente contraddizione con i criteri di ripartizione del rischio mirati a ridurre la compartecipazione pubblica.
• Varianti senza silenzio-assenso: è stata cancellata la norma che imponeva all’ANAC di rispondere in 30 giorni alla richiesta di parere sulle varianti, facendo scattare in caso contrario una sorta di silenzio assenso, al fine di evitare un aumento spropositato di pareri positivi per mero decorso del termine.
• Contraente generale: la scelta di aggiudicare mediante affidamento al contraente generale sarà possibile solo per le grandi opere. Le stazioni appaltanti non potranno più fare ricorso al contraente generale per contratti di importo pari o inferiore a 100 milioni di euro.
• Manodopera e sicurezza: i costi della manodopera sono individuati nel progetto al momento della determinazione dell’importo posto a base d’asta, mentre i costi della sicurezza sono scorporati dal costo complessivo e non sono soggetti al ribasso d’asta.
• Appalti urgenti: nelle situazioni di estrema urgenza, qualora vi sia l’esigenza impellente di assicurare la tempestiva esecuzione del contratto, gli appaltatori possono autocertificare il possesso dei requisiti di partecipazione, ma le stazioni appaltanti non potranno procedere al pagamento, nemmeno parziale, senza aver verificato la sussistenza dei requisiti.
• Autostrade: le concessioni autostradali scadute devono essere affidate nel rispetto dell’evidenza pubblica, e ne è vietata la proroga, ferma restando la possibilità di affidamento in house. Le amministrazioni non possono procedere agli affidamenti di concessioni autostradali scadute o in scadenza ricorrendo all’istituto della finanza di progetto.
• Pareri di precontenzioso dell’ANAC: sulla scorta di quanto indicato dal Consiglio di Stato, è stata eliminata la norma che prevedeva, da un lato, il potere dell’ANAC di intervenire sulla gestione delle gare intimando alle stazioni appaltanti di correggere gli atti giudicati illegittimi e, dall’altro lato, la sanzione per il mancato adeguamento da parte delle stazioni appaltanti.

• Consiglio di Stato, Sez. V, 24 maggio 2017, n. 2444 – Termine dimezzato anche per ricorsi contro l’esclusione dalle gare. Non soltanto i ricorsi contro i provvedimenti di aggiudicazione, ma anche i ricorsi contro i provvedimenti di esclusione dalle gare devono essere presentati entro 30 giorni.
• Consiglio di Stato, Sez. VI, 17 maggio 2017, n. 2337 – Inottemperanza all’ordine di demolizione in caso di sequestro penale. È illegittimo il provvedimento di irrogazione di una sanzione pecuniaria per la mancata ottemperanza ad una ordinanza di riduzione in pristino dello stato dei luoghi a seguito della realizzazione di opere abusive adottato in relazione a un immobile oggetto di un sequestro penale.