Tribunale di Monza, Sentenza n. 749/2025

Il Tribunale di Monza ha affrontato un caso delicato di responsabilità medica, relativo al decesso di una paziente anziana ricoverata per una frattura femorale. La vicenda ha evidenziato una gestione clinica carente: esami critici non letti in tempo, mancata correzione di squilibri metabolici e ritardi nell’intervento. Secondo la consulenza tecnica, queste omissioni hanno significativamente ridotto le possibilità di sopravvivenza della paziente. La sentenza ha riconosciuto un danno da perdita di chance quantificato in €13.100, oltre al danno da lesione del rapporto parentale subito da figli e nipoti, pari a €222.456,10. È stato inoltre riconosciuto un danno patrimoniale di €9.698,80 per le spese sostenute.

Il Tribunale ha chiarito che, anche in assenza di certezza sul nesso causale diretto tra condotta e decesso, la perdita di una possibilità seria e apprezzabile di sopravvivenza è risarcibile. Un principio che rafforza la tutela del paziente e dei suoi familiari, valorizzando il ruolo della CTU e della prova presuntiva.



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