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Riportiamo di seguito le ultime novità in materia di diritto assicurativo.
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Giurisprudenza | Assicurazione e RC professionale
Con l’ordinanza n. 30392 del 18 novembre 2025, la Cassazione ha ribadito che la valutazione prognostica compiuta dal giudice di merito sul probabile esito dell’azione giudiziale omessa dall’avvocato è, di regola, una valutazione di merito e non è sindacabile in sede di legittimità. Tale giudizio, infatti, attiene al nesso di causalità tra l’attività non svolta e il possibile risultato favorevole per il cliente.
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Normativa | Provvedimento IVASS n. 163
Il 25 novembre 2025 IVASS ha emanato il Provvedimento n. 163, che introduce modifiche ai Regolamenti n. 40 e n. 41 del 2018. Si tratta di un passo importante per completare il quadro normativo sul nuovo sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie assicurative, l’Arbitro Assicurativo, operativo dal 7 ottobre scorso.
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Giurisprudenza | L’assicuratore della struttura sanitaria può essere citato dal medico imputato
La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 83 c.p.p. nella parte in cui non consentiva all’imputato di citare l’assicuratore della struttura sanitaria nel processo penale per responsabilità civile derivante dall’assicurazione obbligatoria prevista dalla legge Gelli-Bianco (l. 24/2017).
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Giurisprudenza | Risarcimento danni da sinistro nautico
Il Tribunale di Modena, in una causa per danni subiti da un passeggero di una piccola imbarcazione, ha ribadito alcuni principi chiave in materia di responsabilità. La normativa speciale del d.lgs. 171/2005 prevale sul codice della navigazione, applicando l’art. 40 che, in combinato disposto con l’art. 2054 c.c., pone una presunzione di responsabilità sul conducente, superabile solo provando di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno.
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Giurisprudenza | D&O
Una recente decisione della Corte d’Appello di Roma affronta il tema dell’azione di responsabilità proposta dal creditore sociale nei confronti dell’amministratore ai sensi dell’art. 2476, comma 6, c.c. Il caso nasce da una domanda di risarcimento per mala gestio e atti dannosi verso il creditore, con richiesta di condanna per oltre € 55.000.
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